Cologne è un comune di 6.490 abitanti della provincia
di Brescia, in Franciacorta, ai piedi del Monte Orfano
A metà strada tra Bergamo e Brescia, adagiato ai piedi del
Monte Orfano (m. 451 s.l.m.), uno degli angoli più suggestivi della
Franciacorta, si distende un agglomerato di abitazioni che ha nome
Cologne, occupando una superficie complessiva di Kmq.13,50 alle
propaggini della Franciacorta. L'area occidentale, in leggero declivio
come quella di Spina e Zocco d'Erbusco, attraversata da canali che
si univano a fosse naturali di probabili palafitte, portò ad un
notevole sviluppo dell'agricoltura, mentre la particolare posizione
geografica favorì la creazione di una larga rete viaria. I primi
insediamenti umani, detti poi colonie in periodo romano dai “coloni”
che lavoravano la terra (di qui l'origine del nome, esteso successivamente
a tutta la zona), si possono far risalire almeno al II secolo a.C.
ed agli antichi Cenomani. In quell'epoca essi si stabilirono “saldamente”
nella zona e sul monte Orfano in particolare, per sorvegliare la
principale strada della Transpadania da una sua fortezza risalente
agli Etruschi (VI sec. a.C.), che intrattennero rapporti commerciali
con le popolazioni Celtiche (X-VI sec. a.C.). Oggi, quell'agglomerato
di cascine rurali dalle origini che si perdono nel tempo, è divenuto
un ridente centro di Franciacorta. Fino al 1945 si è presentato
ancora ad economia prevalentemente agricola, alimentata dal lavoro
di un cospicuo gruppo di famiglie di contadini intelligenti e operosi.
Subito dopo la fine dell'ultimo conflitto mondiale, ha cominciato
ad affermarsi una consistente attività artigianale e piccolo-industriale
con conseguente richiamo dalla campagna di tanta parte della popolazione,
che si inseriva nella vita del paese. A distanza di poco meno di
un sessantennio, quella che si era manifestata come una timida inversione
di tendenza ha nettamente cambiato il volto di Cologne. Si è avuta
una proliferazione di officine meccaniche e di complessi produttivi
e così l'economia del paese da agricola è divenuta prevalentemente
industriale. Ora le attività produttive assorbono tutta la manodopera
locale e la disoccupazione, piaga sociale di tanti paesi, esiste
solo nel ricordo dei più anziani.
NEI SECOLI SUCCESSIVI Cologne seguirà sempre le sorti di Brescia,
con la dominazione veneta (1400), l'invasione francese (inizio 1500),
la crisi e le carestie del 1600, la venuta di Napoleone e quella
degli Austriaci, e quindi il corso degli eventi storici d'Italia.
NEL TEMPO PRESENTE il paese ha raggiunto un notevole sviluppo
industriale, che ha cambiato in meglio le condizioni di vita dei
suoi abitanti, pur senza completamente rinunziare alla sua originaria
economia agricola. Ciò grazie alla sua posizione strategica lungo
l'asse Brescia-Bergamo-Milano, alla presenza nel suo territorio
di infrastrutture di servizi che facilitano il lavoro degli operai,
al suo inserimento nel triangolo industriale Chiari, Cologne,Palazzolo
S/O. Ma spesso - se non sempre - anche per gli strumenti urbanistici
approntati da amministratori avveduti, che hanno saputo saggiamente
prevedere l‘equo fabbisogno di aree abitative, produttivo-industriali
e agricole- nella salvaguardia dell'ambiente- per un ordinato sviluppo
del paese e del vivere civile dei suoi abitanti. Le aziende sono
così cresciute di numero, e si sono affermate per le produzioni
di qualità ottenute con il rinnovamento continuo dei macchinari
e delle tecnologie, e con l'impegno delle maestranze. Restando al
passo con i tempi, imprenditori intelligenti ed intraprendenti ormai
producono ed esportano, in Italia, in Europa e nel mondo il prodotto
della laboriosità colognese, senza tema di competere con l'industria
di altri Paesi, inseriti come sono- a pieno titolo- nel circuito
internazionale delle attività produttive.