La bella chiesina di S. Stefano, ci si incammina imboccando
via Piedemonte che, dopo un breve tratto tra due muri in pietra
e dopo le ultime abitazioni, si apre in un paesaggio incantevole,
dominato dai vigneti. Tenendo sempre la strada più bassa si giunge
a un cancello in ferro con il cartello giallo "comunità il Nucleo"
e si prende a sinistra un sentieruolo ben tenuto, che lambisce per
un buon tratto il territorio di questa comunità e ci fa scorgere
in lontananza, arroccato, il convento della SS. Annunciata. Giunti
a una casa rossa (sulla sinistra), si compie una deviazione a U
verso destra e si sale per una ripida strada ciotolata che, superata
una chiesina e alcune case padronali, dopo circa 200 metri di salita
faticosa, ci porta all'ingresso del monastero. Vale la pena ora
di concedersi una pausa, sì per riprendere fiato, ma anche per visitare
all'interno l'edificio sacro e riuscire a cogliere, oltre alla splendida
vista che si gode dal suo loggiato, anche un soffio di quell'atmosfera
di profonda quiete che vi si respira. Dopo essersi rinfrancati,
si riparte con nuova grinta imboccando la strada sul lato sinistro
del convento e si sale, tra tratti boschivi e zone erbose, fino
a un'altura con una croce in legno. Da qui in poi si prosegue camminando
lungo tutto il crinale del monte e si raggiungono dossi dai quali
la vista si estende su tutta la Franciacorta. Purtroppo a intristire
il panorama vi è un gran numero di capanni da caccia che costituiscono,
lungo tutto il rilievo, un vero e proprio campo minato per gli uccelli.
Dopo un saliscendi tra cime e selle, in cui si terrà sempre il sentiero
più basso a sinistra e si passerà su una lingua di terra molto stretta,
ci si inoltra in un meraviglioso tratto di bosco con robinie, castagni,
pini e roverelle, che si protendono verso il cielo con la loro notevole
altezza. Si arriva poi a un bivio dove, andando a sinistra, si raggiunge
la strada asfaltata con le prime case di Cologne, mentre, proseguendo
dritti, si va fino al ripetitore, ultimo picco del Monte Orfano.
La chiesa di S. Stefano, situata su una collinetta con gradinata
di accesso, è un bell'esempio di pieve romanica, ben conservata,
grazie alle recenti ristrutturazioni. Nell'abside e sulle pareti
laterali si conservano importanti cicli di affreschi quattrocenteschi.
E' visitabile il pomeriggio, nei giorni feriali, e la domenica,
durante tutto l'arco della giornata.
Il convento della SS. Annunciata è forse la maggiore attrattiva
storica del Monte Orfano. "Luogo dello spirito, sorto dall'incontro
tra architettura e natura…", (come lo definisce Ermes Ronchi, autore
di un bel volume illustrato) il convento fu edificato tra il 1449
e il 1503 dalla congregazione dei Servi di Maria, nella posizione
privilegiata dove possiamo ammirarlo tutt'oggi. Nel 1700 venne sconsacrato
ed ebbe varie vicissitudini e vari utilizzi finché, nel 1960, i
frati non ne rientrarono in possesso, iniziandone la ristrutturazione.
Al suo interno conserva un affresco del Romanino e un crocifisso
ligneo del Cinquecento; meravigliosi il doppio chiostro e l'ampio
loggiato esterno.
IL MONTE ORFANO
Il Monte Orfano è un rilievo collinare situato al margine
sud-occidentale della Franciacorta che amministrativamente ricade
nei territori dei comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco Rovato.
Visto in planimetria mostra una forma decisamente allungata e risulta
isolato da altri rilievi collinari: a questa particolare condizione
deve il suo toponimo. Il Monte Orfano è costituito da un'unica dorsale
orientata da nord-ovest verso sud est, per una lunghezza di circa
4,4 chilometri, con una larghezza variabile alla base da 400 metri
a 1.100 metri per una superficie complessiva circa 535 ettari, Il
crinale raggiunge la quota massima di 451,6 metri nella sommità
più elevata - posta nel territorio di Cologne - e mantiene un dislivello
compreso tra i 100 e 250 metri circa rispetto alla pianura circostante.
VALENZA AMBIENTALE A tale area è riconosciuto un particolare
valore tanto che risulta soggetta a Vincolo Idrogeologico ai sensi
del R.D.L. 30 dicembre 1923 n. 3267, e a Vincolo Ambientale ai sensi
del D. Lgs. 29.10.1999 n. 490. Inoltre Legge Regionale relativa
la Piano Regionale per le Aree Protette 30.11.1983 individua il
Monte Orfano come “Zona di particolare rilevanza naturale e ambientale”.
La struttura geologica è prevalente formata dal “Conglomerato del
Monte Orfano” una roccia sedimentaria formata da ciottoli arrotondati,
di varie dimensioni, tra loro cementati da una matrice quarzoso-calcarenitica.
Il “Conglomerato del Monte Orfano” è serie litologica attribuita
cronologicamente al Miocene medio inferiore (da 26 a 5 milioni di
anni fa) ed è l'unica in Lombardia di origine marina.
Dal punto di vista della vegetazione il Monte orfano presenta
due versanti con caratteristiche spiccatamente differenziate:
- il versante settentrionale è ricoperto da una manto boschivo
uniforme a dominanza di castagni (Castanea sativa) ed è influenzato
dalle correnti fresche e umide provenienti dal lago di Iseo
il terreno è mediamente secco , da debolmente acido ad acido,
con medio contenuto in humus e di sostanza organica;
- Il versante meridionale è invece ricoperto da una alternanza
di tipi di vegetazione che si sviluppa su un suolo mediamente
arido povero di elementi nutritivi, neutro o leggermente alcalino
con un medio contenuto di humus. Su tale versante si trovano
boschi dominati dalla roverella, praterie, cespuglieti e aree
coltivate.
Il bosco presenta caratteri più mediterranei grazie alla più
favorevole esposizione, si rinvengono individui di leccio (Ilex
aquifolia), cipresso (Cupressus sempervirens), orniello (Faxinus
ornus), scotano (Cotinus cogyria), erica arborea (Erica arborea).
Le praterie e i cespuglieti sono di origine secondaria, e si sono
sviluppati in seguito a disboscamenti, incendi e pascolo. Presentano
comunque degli elementi floristici di notevole interesse L'alternanza
spaziale di tali tipi di vegetazione amplifica le aree di ecotono
(zone di transizione tra diversi ecosistemi) garantendo in tale
modo una notevole varietà di elementi naturali. Interessante è la
presenza anche di aree coltivate a vigneto e di cantine che sono
ormai un elemento identificativo della Franciacorta. A conferma
dei caratteri di mediterraneità del versante solivo oltre abbinati
coltivazione della vite si trovano alberi di ulivo.